La storia della Sezione CAI di Dervio

Breve storia della Sezione attraverso le varie presidenze

(Relazione del 50° della Sezione, ricorrenza celebrata presso il Rifugio Roccoli Lorla il 13 ottobre 1996)

Nel 1945 si costituisce a Dervio il "Club Sciatori" in seno all'Enal Redaelli. Lo stesso Club Sciatori diventa nel gennaio 1946 sottosezione del CAI della Sezione di Lecco presieduta dal qui presente Accademico del CAI Riccardo Cassin.

Nello stesso anno, il 5 luglio 1946, viene fondata la Sezione di Dervio del Club Alpino Italiano sotto la guida del primo presidente Bianchini.

Nel 1947 viene nominato presidente l'Accademico del CAI Guido Silvestri, un personaggio a cui la nostra sezione deve i meriti per le opere realizzate e la fama raggiunta durante i suoi anni di presidenza.

Già nel 1950, dopo l'acquisizione dei ruderi del vecchio Rifugio Roccoli Lorla dalla sezione CAI di Milano, inizia i lavori di ricostruzione del nuovo rifugio con la collaborazione di alcuni muratori della Valvarrone e di chi sarebbe poi diventato il primo custode, l'indimenticabile Caminada Carlo.

Nel 1951, ultimati i lavori, avviene l'inaugurazione ufficiale del nuovo Rifugio Roccoli Lorla.

Un ulteriore ampliamento del Rifugio si ha nel 1955 con l'aggiunta della cappelletta, del Centro Studi Scientifici Alpini e del museo, dedicati ai fratelli Pietro e Jondino Nogara.

Successivamente, nel 1956, viene portata a termine la posa del Bivacco Paolo Ferrario in Val Cardonnè ai piedi della cima Piazzi.

Nello stesso anno un altro avvenimento di straordinaria importanza, in occasione del decimo anniversario di fondazione, dà lustro alla nostra sezione, l'organizzazione del 68° Congresso Nazionale del Club Alpino Italiano, che tradizionalmente costituisce la più brillante manifestazione di vita collettiva di tutte le Sezioni. Un avvenimento eccezionale per quegli anni e forse oggi irripetibile per la nostra Sezione.

Il 1960 è l'anno in cui hanno inizio i lavori di costruzione del Rifugio Senatore Enrico Falck a sud del passo di Verva, sopra l'abitato di Eita in Valgrosina. lavoric he termineranno con l'inaugurazione ufficiale nel 1964.

E' questa l'ultima opera importante realizzata da Guido Silvestri prima della sua scomparsa nel 1971.

Non va comunque dimenticato che in questi primi 25 anni di vita la nostra Sezione ha avuto delle sottosezioni, quali quelle di Codera, Bellano e Premana.

Nel 1971 viene eletto presidente Giacinto Pizzagalli a cui tocca raccogliere un'importante eredità lasciatagli dal suo illustre predecessore. In questi anni, oltre all'impegno speso dalla Sezione per mantenere in perfetta efficienza i propri rifugi e bivacchi, si è pensato di più all'aspetto promozionale e alle attività sezionali affini allo spirito del Club Alpino Italiano.

Per mantenere comunque sempre alto il prestigio della Sezione si incomincia in quegli anni a maturare l'idea di potere ampliare il Rifugio Roccoli Lorla in modo da aumentarne la sua ricettività, cercando contributi per iniziare l'opera.

Questa idea si concretizzerà nel 1978 con la nuova presidenza di Francesco Balbiani che, con i contributi ricevuti sulla base di una legge regionale con l'appoggio determinante della nostra Comunità Montana, inizia i lavori di ristrutturazione e ampliamento di questo Rifugio, lavori che termineranno nel 1980 grazie soprattutto all'apporto avuto da molti soci che hanno dedicato circa 2700 ore lavorative per la riuscita di questa opera.

Nel 1984, sempre sotto la stessa presidenza, si iniziano i lavori di ristrutturazione della vecchia "Ca de Legn" di proprietà del CAI di Milano in prossimità del Monte Legnone. Anche qui è rimarchevole ricordare l'apporto avuto dai soci e dal "Comitato di ricostruzione del Bivacco" che è ora in comproprietà con la nostra Sezione ed è dedicato all'indimenticabile Guido Silvestri.

Successivamente sempre nel 1984 viene eletto presidente Arnoldi Avaro che, constatata la necessità di sostituire il vecchio Bivacco Paolo Ferrario in cattive condizioni, inizia l'iter per l'acquisizione di contributi per la sostituzione.

Nel 1986 gli succede Giovanni Artucchi, che, dopo l'alluvione della Valtellina del 1987, nel 1988 effettua la posa e l'inaugurazione del nuovo Bivacco Ferrario.

Nel 1990 viene eletto presidente Ivano Acerboni fino al 1993., anno in cui gli succede Tiziano Pizzagalli. Questi ultimi anni, pur non essendo caratterizzati da grandi opere, vanno menzionati perchè c'è sempre stato l'impegno da parte delle varie presidenze a mantenere in piena efficienza e ad apportare nuove migliorie alle strutture già esistenti, promuovendo nuove iniziative per coinvolgere i soci e sempre un maggior numero di giovani, nel rispetto dello spirito del Club Alpino Italiano.

Dallo scorso anno mi è stata affidata la presidenza di questo sodalizio, e a me tocca l'onore in questa occasione di premiare chi in passato ha contribuito affinchè potesse nascere la Sezione CAI di Dervio.

Prima di passare alle premiazioni, vorrei fare alcuni ringraziamenti a chi al di fuori della nostra Sezione ha contribuito affinchè tutto questo si potesse realizzare. L'amministrazione del Comune di Introzzo rappresentata dal Sindaco Arrigoni Patrizio, sul cui territorio sorge questo rifugio. Quella del Comune di Tremenico rappresentata dal Consigliere Manzotti Samuele, sul cui territorio sorge il Bivacco Ca de Legn. L'amministrazione del Comune di Dervio rappresentata dal Sindaco Rusconi Vittorio, che da vari anni ci dà la possibilità di poter disporre di una dignitosa sede. La nostra Comunità Montana che in passato ha permesso la realizzazione delle nostre iniziative.

A tutte queste personalità chiedo che in futuro si impegnino sempre a dare il proprio contributo affinchè si possano svolgere le nostre attività e si possa sempre migliorare le nostre strutture.

Un ringraziamento va ai presidenti delle Sezioni di Colico e ......... qui presenti, a Don Italo che ha celebrato la Messa e a tutti voi che siete qui per festeggiare questa ricorrenza.

Per ultimo non va dimenticato il Presidente Generale del CAI Roberto De Martin, che per impegno non è presente in questa occasione, ed è qui rappresentato oggi dal Consigliere della sede centrale Maver.

 

Scarica il documento originale della relazione tenuta dal Presidente in occasione del 50° anniversario di fondazione della Sezione